Analisi Percorso Giro d’Italia 2020: tre crono per bilanciare tanta montagna. La terza settimana fa paura

È finalmente arrivato il momento del Giro d’Italia 2020. Spostata in un’inedita collocazione autunnale dal 3 al 25 ottobre, la Corsa Rosa ha dovuto, in parte, ridisegnare il proprio percorso rispetto a quello originario. La nuova Grande Partenza avverrà, infatti, dalla Sicilia, che ha sostituito quella prevista in Ungheria. Saranno dunque quattro le tappe nell’isola, aggiungendo una cronometro alle tre già previste in quella che sarebbe dovuta essere la ripartenza italiana. Nel resto del tracciato, conservato quasi interamente, sono state inserite due interessanti tappe senza snaturare la natura del percorso già disegnato. Il Giro si aprirà e si chiuderà con due cronometro individuali che uniranno idealmente Monreale a Milano.

Percorso del Giro d’Italia 2020

Sarà quindi la Sicilia ad ospitare la Grande Partenza del nuovo percorso del Giro d’Italia 2020. Saranno quattro le frazioni nell’isola, con almeno due occasioni in cui i favoriti potranno subito cominciare a darsi battaglia. Si partirà con una cronometro individuale da MonrealePalermo, 15 chilometri che partono in salita per poi offrire una bella discesa e lunghi rettilinei dove gli specialisti potranno scatenare tutta la loro potenza. Una giornata subito insidiosa, in cui si potranno anche registrare distacchi importanti ed avere una prima impronta alla corsa, seppure, ovviamente, molto provvisoria. Le carte potrebbero subito mischiarsi, infatti, nella seconda tappa dal momento che i 150 chilometri da Alcamo ad Agrigento saranno tutt’altro che banali. La frazione presenta un percorso piuttosto mosso, con un arrivo in discreta pendenza nei cinque chilometri conclusivi. Attesa qualche prima scaramuccia, ma difficilmente tra i big.

Ma le prime indicazioni sulla condizione di coloro che ambiranno alla Maglia Rosa si avranno al termine della terza frazione, con l’atteso arrivo sull’Etna, che conclude un’impegnativa tappa che prenderà il via da Enna. Saranno ben pochi i chilometri di pianura nei 150 in programma, ma saranno i 18,8 chilometri da Linguaglossa a Piano Provenzana che potranno rivelarsi decisivi, dando già i primi importanti verdetti e offrendo quello che sarà lo scenario tattico che la corsa andrà a proporre nelle tappe successive. Un arrivo per il quale gli uomini di classifica dovranno necessariamente farsi trovare pronti, anche se tradizionalmente non è un traguardo in cui si riesce a fare davvero la differenza. L’ultima frazione isolana sarà la Catania-Villafranca, in cui si salirà parecchio (fino ai 1125 metri di Portella Mandrazzi), ma le asperità saranno lontane dal traguardo e i velocisti avranno occasione per gestire l’eventuale fuga e giocarsi il successo in un probabile sprint di gruppo.

La risalita della penisola inizierà come previsto dalla Calabria, con una tappa non banale da Mileto a Camigliatello Silano. Una giornata da cacciatori di classiche, con anche buone possibilità per una fuga da lontano. A questa seguirà la nuova Castrovillari – Matera. Sulla carta una giornata per ruote veloci, anche se l’arrivo nella storica città della Basilicata non sarà così scontato e qualche finisseur potrebbe beffare il gruppo, che difficilmente potrà invece essere sorpreso verso il ben più semplice e lineare traguardo di Brindisi, al termine di una tappa praticamente piatta in mezzo agli ulivi pugliesi. Si preannuncia più movimentata la Giovinazzo – Vieste, che propone le difficoltà tipiche del Gargano con la possibilità che qualcosa possa succedere anche fra i big, pur con distacchi contenuti, dal momento che il giorno successivo è previsto un altro impegnativo arrivo in salita.

L’ingresso in Abruzzo porta infatti al secondo arrivo in salita, con la possibilità per i big anche di spendere qualche energia in più visto che seguirà il giorno di riposo. Da San Salvo a Roccaraso, con l’impegnativo arrivo in salita ad Aremogna c’è infatti la possibilità di dare un altro colpo alla classifica generale, arrivando così al giro di boa con delle indicazioni di massima che possono,soprattutto tatticamente, rivelarsi importanti. La LancianoTortoreto Lido sarà dunque la ripartenza del martedì, con una frazione in buona parte costiera, ma non priva di difficoltà altimetriche. Una giornata non scontata, in cui bisognerà stare attenti al vento, con le condizioni climatiche che potrebbero giocare un ruolo importante, mentre la volata appare ben più scontata per la Porto Sant’Elpidio – Rimini del giorno successivo.

Le difficoltà ripartiranno con la tappa che ripercorre la storica Nove Colli, con partenza e arrivo a Cesenatico per una giornata in cui si ricomincerà a fare fatica, anche se non dovrebbe esserci bagarre diretta tra i big. Più semplice, anche se non scontata la Cervia – Monselice, altra occasione per attaccanti, che porta verso un fine settimana che promette scintille. Prima, con la cronometro del prosecco, 34 chilometri sulle colline trevigiani da Conegliano a Valdobbiadene che possono cambiare volto alla corsa. Una giornata molto importante, in cui la gestione dello sforzo sarà doppiamente importante visto che il giorno successivo si affronterà la Rivolto – Piancavallo, un arrivo di prima categoria al quale si arriverà dopo tre GPM di seconda. Una salita impegnativa, secca, sulla quale, complice il giorno di riposo che segue, ci si potrà dare battaglia senza troppi pensieri.

L’ultimo giorno di riposo in Friuli sarà la quiete prima della tempesta attesa, che inizierà con una insidiosa Udine – San Daniele, dove probabilmente i big resteranno guardinghi, ma senza colpirsi visto quel che li attende nei giorni successivi. Una giornata per seconde linee e fuggitivi, un terreno ideale per i cacciatori di tappe per una delle tappe più lunghe di questa edizione. Gli uomini di classifica non possono invece nascondersi nella Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio, che prevede quattro salite, di cui tre di prima categoria, compreso l’arrivo sull’iconico santuario. Sarà una giornata di bagarre, ma con la necessità anche di non spingere troppo perché il giorno dopo si ripartirà con una durissima tappa da Pinzolo ai Laghi di Cancano. Per molti la frazione più attesa, si comincerà subito a salire con due salite non proprio semplici, per poi affrontare una lunga discesa che porterà al Passo dello Stelvio, Cima Coppi di questa edizione. Da lì mancheranno 40 chilometri, con una picchiata prima di tornare a salire verso l’arrivo, posto al termine di una salita di prima categoria. Qui si possono fare distacchi pesanti.

A seguire arriva la tappa più lunga di questa edizione, che malgrado i suoi 253 chilometri sarà una delle più semplici. Da Morbegno ad Asti non ci sono infatti difficoltà altimetriche, concedendo ai velocisti la loro ultima occasione di gloria visto che il fine settimana conclusivo sarà interamente appannaggio degli uomini di classifica, o dei cronoman. Il sabato sarà dunque l’assalto finale da parte degli scalatori, che da Alba a Sestrière troveranno sulla loro strada Colle dell’Agnello, Col de l’Izoard e Monginevro per andare in cerca di gloria. Una tappa che potrebbe partire da subito ad alti ritmi e creare distacchi pesanti se i big dovessero entrare subito in azione, come in molti si augurano. In ogni caso, negli ultimi cento chilometri non c’è tempo per riflettere e rifiatare, con le salite che si susseguono senza lasciare spazio a troppi tatticismi. Ultima fatica sarà la cronometro conclusiva, terza prova contro il tempo, che vedrà i corridori sfrecciare da Cernusco del Naviglio a Milano, per un totale di 15,7 chilometri. Non si attendono grandi distacchi, ma se la classifica dovesse essere ancora abbastanza corta, potrebbe ancora esserci qualche cambiamento prima che il vincitore finale, in Maglia Rosa, possa sollevare il Trofeo Senza Fine.

Tappe Giro d’Italia 2020

# TIPO GIORNO TAPPA DIFF KM PARTENZA ARRIVO
1 Cronometro Sabato 3 Monreale – Palermo (Crono) *** 15,1 13:15 16:30
2 Collina Domenica 4 Alcamo – Agrigento ** 149 12:45 16:17-16:39
3 Montagna Lunedì 5 Enna – Etna **** 150 12:10 16:15-16:44
4 Pianura Martedì 6 Catania – Villafranca Tirrena ** 140 12:15 15:49-16:12
5 Collina Mercoledì 7 Mileto – Camigliatello Silano **** 225 10:25 16:06-16:47
6 Pianura Giovedì 8 Castrovillari – Matera ** 188 11:40 16:12-16:41
7 Pianura Venerdì 9 Matera – Brindisi * 143 13:00 16:16-16:34
8 Collina Sabato 10 Giovinazzo – Vieste *** 200 11:25 16:13-16:44
9 Montagna Domenica 11 San Salvo – Roccaraso **** 208 10:20 16:05-16:51
Riposo Lunedì 12 San Salvo
10 Collina Martedì 13 Lanciano – Tortoreto *** 177 11:55 16:12-16:39
11 Pianura Mercoledì 14 Porto Sant’Elpidio – Rimini * 182 12:05 16:17-16:41
12 Collina Giovedì 15 Cesenatico – Cesenatico **** 204 11:10 16:12-16:47
13 Collina Venerdì 16 Cervia – Monselice ** 192 11:40 16:11-16:39
14 Cronometro Sabato 17 Conegliano – Valdobbiadene (Crono) **** 34,1 12:35 16:30
15 Montagna Domenica 18 Base Aerea Rivolto – Piancavallo **** 185 11:05 16:10-16:49
Riposo Lunedì 19 Udine
16 Collina Martedì 20 Udine – San Daniele del Friuli **** 229 10:10 16:06-16:50
17 Montagna Mercoledì 21 Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio ***** 203 10:20 16:06-16:55
18 Montagna Giovedì 22 Pinzolo – Laghi di Cancano ***** 207 10:15 16:03-16:52
19 Pianura Venerdì 23 Morbegno – Asti * 253 10:15 16:10-16:45
20 Montagna Sabato 24 Alba – Sestriere ***** 198 10:25 16:03-16:50
21 Cronometro Domenica 25 Cernusco sul Naviglio – Milano ** 15,7 13:20 16:30
Totale: 3497,9

Altimetrie Giro d’Italia 2020

Planimetrie Giro d’Italia 2020

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